Il messaggio che questo sussidio invernale vuole trasmettere è racchiuso tutto nel titolo; dal tema all’ambientazione.

L’ambientazione, come facilmente si può dedurre dallo slogan, è quella del circo e delle arti circensi: Clownerie, Giocoleria, Micromagia e prestidigitazione, equilibrismo, ecc…  

Il tema, invece. sarà quello della Gioia: la gioia annunciata a noi tramite il Vangelo, ma che per noi cristiani diventa missione.

“Venghino Signori” è un’esortazione a chi sta fuori a venire a partecipare alla nostra Gioia, la scelta del circo non è casuale, in quanto il tendone del circo non ha porte, è aperto a chiunque voglia accettare l’invito a scoprire cosa sta dietro, cosa porta questi artisti ad essere così allegri e gioiosi e cosa li spinga a portare gioia agli altri. Inoltre la natura itinerante del circo si sposa ancor di più con il tema della missione, poiché si sposta di loco in loco per trasmettere allegria ai più piccoli e non.

In questo cammino saremo guidati dalla Parola, il nostro messaggio di Gioia per eccellenza. Con un viaggio tra antico e nuovo testamento avremo delle linee guida che ci accompagneranno lungo il nostro Anno Liturgico, lasciandogli scandire i temi del nostro Oratorio invernale:

Tempo Ordinario: Per una gioia senza limiti

«Siate sempre lieti nel Signore. Ve lo ripeto: siate lieti» (Fil 4, 4).

Avvento/Natale: Maria, donna dell’esultanza

«Rallegrati, piena di grazia: il Signore con te» (Lc 1, 28).

«Vi annuncio una grande gioia» (Lc 2, 10).

Tempo Ordinario: L’annuncio che moltiplica la gioia

 «Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa  un luce rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia. » (Is 9,1-2).

Quaresima: La gioia di donarsi ai fratelli

«Rallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa tutti voi che l’amate. Sfavillate con essa di gioia tutti voi che per essa eravate nella tristezza» (Is 66,10)

Pasqua: Rimanere nella  gioia del Cristo Risorto

«Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,1-11)

Oltre al Grande Maestro avremo qualcun altro ad accompagnarci durante l’anno il nostro simpatico clown Ilo.

Il protagonista del nostro racconto è un ragazzo cresciuto in un piccolo paesino in cui l’unica aspirazione per un giovane è quella di guadagnarsi un pezzo di terra da coltivare od un gregge da pascolare, senza potersi permettere il “lusso di sognare”, ma in soccorso del nostro protagonista arriverà proprio un sogno! Un sogno a forma di tendone: il “Circo delle Meraviglie” andrà proprio a visitare il suo paese quando Ilo era solo un bambino.

L’incontro con quel mondo lo segnerà per sempre e lo spingerà una volta raggiunta l’età per farlo a ricercare questo circo per poterne finalmente diventare parte integrante, ma ciò che scoprirà una volta ritrovato il suo amato tendone sarà un’amara verità.

Il Clown Balebos che dirigeva il circo è andato via lasciando tutto in mano ai suoi compagni circensi che però hanno via via perso il senso di ciò che facevano finendo per portare la loro compagnia in rovina e perdendo ogni spettatore.

Toccherà ad Ilo riaccendere in loro la scintilla che si è spenta, fargli comprendere che la loro missione è quella di donare gioia a chi come anche lui ha fatto da bambino si affaccia a quel mondo pieno di mistero e di magia, toccherà a lui far sì che il “Circo delle Meraviglie” torni a splendere come un tempo.

La storia suggerita dal sussidio in fondo non ci è nuova, in quanto si può notare una certa assonanza con una Storia ben più antica.

Il nostro Clown Balebos rappresenta Cristo che ascende al cielo lasciando ai suoi discepoli la sua Chiesa, Ilo invece rappresenta ciascuno di noi, cristiani chiamati a testimoniare con la vita la Gioia del Vangelo che ci è stato da Lui affidato.

Il tutto è quindi racchiuso in questo grande invito che siamo “invitati” a porgere:

Venghino Signori! Perché la vostra Gioia sia piena!